Gaia Gozzi indossa la bomber jacket (look 20) della collezione SS25.
Il look è stato indossato in occasione delle attività promozionali del brano in gara nella 75° edizione del Festival di Sanremo 2025.


La sua canzone è stata scritta in collaborazione con Davide Petrella, in arte Tropico, e Stefano Tognini, in arte Zef. “Il brano parla dell’indecisione ma anche della poetica dell’indecisione”, racconta Gaia a Carlo Conti durante Sarà Sanremo. “A volte ci ritroviamo ad essere molto schiavi dei nostri pensieri, della nostra tresta e poco legati al nostro istinto – continua la cantante –. Questo è un augurio per uscire da questo limbo”. Sui canali social del Festival l’artista ha raccontato qualcosa in più sul suo brano: “‘Chiamo io, chiami tu’ parla di quel limbo di indecisione che ci logora il cervello e non ci riporta nel nostro sentire e nel nostro istinto più primordiale”, dice Gaia. E poi aggiunge che dal punto di vista del sound è in realtà una canzone “mega leggera e super ballabile” che però ha un sottotesto che si può cogliere con un ascolto più attento. Un’immagine per descrivere il pezzo? “La spiaggia di Copacabana con il cartello “Wifi bloccato” e tutte le connessioni spente”. Dopo la prima prova con l’orchestra, Gaia ha spiegato che per lei il brano rappresenta “la testa d’ariete della mia nuova era, del mio nuovo progetto”. L’indecisione di cui la sentiremo cantare è l’indecisione dei suoi vent’anni. “Volevo che fosse una canzone molto immediata e spero che il pubblico a casa la percepisca come tale”, spiega ai microfoni della Rai.
