Occhiali

A MIDO 2025 i nuovi occhiali di ARU Eyewear

ARU Eyewear, fondata da Daniela Verazzo, anche quest’anno sarà presente nel Lab Academy dell’edizione MIDO 2025, con tante novità in linea con i concetti del brand. I nuovi modelli vanno ad arricchire la linea Stone e la collezione Design.

ARU Eyewear MIDO 2025 modello MIES

Qual è il colmo per un architetto che realizza l’impresa di ridefinire il concetto di stile italiano? Diventare CEO & Founder di un’azienda dell’occhialeria made in Italy nel mondo. Così è nata ARU Eyewear, un vero piece de resistence per l’architetto Daniela Verazzo, che anche quest’anno sarà presente nel Lab Academy dell’edizione MIDO 2025, con tante novità in linea con i concetti del brand. ARU è sinonimo di ispirazione pura, un brand che ha saputo trasformare la creatività e i valori condivisi in forme e colori affascinanti, sorprendenti e capaci di stravolgere i trend mordi-e-fuggi, per far spazio ad uno stile che resiste al tempo.

Dal tema dell’ecosostenibilità, tradotto sia nei processi di produzione che in una linea dedicata (i Natoorì), alle pietre preziose (linea Stone), passando per le strade iconiche del mondo (linea Avenue), ARU porta nei suoi occhiali una world experience.

La linea Stone sarà arricchita con la presentazione al MIDO di nuovi modelli, in linea con la tendenza contemporanea e con il design senza tempo. Oltre alle peculiarità distintive del brand, colore, forma e lavorazioni, i nuovi modelli hanno in comune una ulteriore caratteristica: la leggerezza. La sottigliezza degli acetati utilizzati, nonostante incollaggi e lavorazioni varie, rende i modelli estremamente versatili ed utilizzabili nella quotidianità proprio da tutti genderless come la maggior parte dei precedenti.

ARU Eyewear a MIDO 2025

Se c’è un concept che arriva dritto al cuore di ciò che è questo marchio in continua e inarrestabile crescita, si tratta sicuramente di quello che ha ispirato la collezione Design. Il nome dice tutto, in verità, soprattutto pensando al cursus honorum dell’architetto Daniela Verazzo. Con un pensiero così fuori dagli schemi, ossia tradurre e reinterpretare in formato occhiale ciò che è già stata a propria volta la reinterpretazione rivoluzionaria dell’architettura. Sì, perché l’ispirazione per i modelli della linea Design by ARU Eyewear attinge a grandi designer che hanno cambiato per sempre sia l’interior che l’urbanistica.

La collezione Design: un omaggio ai giganti del design

Gae, ad esempio, è il tributo a Gae Aulenti e alla sua innovativa poltrona “Sgarsul”. La mostrina anteriore dell’occhiale evoca direttamente le linee sinuose del “dondolo” dal piede ovale creato dall’Aulenti. Colori sgargianti e montatura pentagonale completano il design con una rivisitazione sempre fresca e creativa.

Dal genio di Ludwig Mies van der Rohe, nascono invece i Mies (immagine in primo piano). Modernista, per un certo periodo vicino anche al dadaismo, Mies si può considerare un pioniere dei materiali moderni, come vetro e acciaio, e delle forme squadrate e spigolose. Un vero e proprio alfiere dell’architettura moderna, dunque. La sua visione si traduce in un occhiale altrettanto geometrico, dove le nette fresature dell’asta e della montatura creano esplosioni di colore.

Per confermare questa collezione, al MIDO saranno presentati altri due modelli, che si ispirano da altri due giganti del design e della progettazione. Il modello Gropius, d’altro canto, si ispira all’omonimo architetto tedesco che si caratterizza per elementi estremamente squadrati. Le sue progettazioni seguono un principio che unisce geometrie precise ad un concept che mette al centro la luce naturale. Le linee rigide, l’uso di cemento grezzo all’esterno, e la ricchezza degli interni -ad esempio i marmi- aiutano ad inondare ogni costruzione da un vero e proprio “light sea”. La forma dell’occhiale Gropius, e le sue variegature di colore, sono un preciso richiamo a tutti gli elementi architettonici di questo genio assoluto.

Valls, altro fiore all’occhiello della collezione Design, è invece la traduzione eyewear
dell’architettura ispirata alla natura di Santiago Calatrava Valls. Artefice di mirabili capolavori come “La città delle arti e delle scienze di Valencia”, oltre che di numerosi ponti presenti anche in Italia, Calatrava caratterizza la propria firma con un design luminoso e smussato, pieno di curve ed archi. Gli stessi principi che si ritrovano nell’occhiale Valls, dove le due parti che compongono la mascherina fanno davvero pensare a due ponti che si congiungono.

Chi cerca uno stile fatto di ispirazione e rivoluzione, troverà nei modelli ARU la sua risposta.

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