Volontà e potere creativo al femminile, la forza tranquilla di una cultura millenaria e l’invincibile dinamismo della modernità. Si gioca tra questi opposti la collezione Hui FW 24/25 disegnata da Hui Zhou Zhao, la signora della moda cinese che ama l’Italia e da anni sfila a Milano. Il punto di partenza è sempre la rivisitazione dalle tradizioni etniche e culturali della Cina, ma stavolta si arriva subito all’immagine cosmopolita e sofisticata delle donne cinesi che oggi frequentano le università occidentali, fanno business internazionali, girano e conoscono il mondo oltre alle nuove tecnologie. Da qui l’idea dell’orso Panda ridisegnato dall’intelligenza artificiale e trasformato in patch sui pullover cammello come simbolo di un cambiamento epocale.
Invece la complessa acconciatura femminile immortalata sull’invito e nelle proiezioni sull’allestimento 3D Immersion della sfilata, rimanda ai copricapi tradizionali delle donne Hmong come viene chiamata in Oriente la tribù Long Horn del popolo Miao. Fatti di capelli tramandati e conservati da generazioni per essere montati su lunghe strutture in legno legate alla testa con bende bianche e nere, questi speciali cappelli sono il simbolo dell’antica cultura Miao in cui i vestiti sono definiti “un libro di storia da indossare”.
Le classiche righe rosse e blu dei costumi tribali assumono i toni super chic di ebano, cammello e nero nella parte jacquard della gonna in paillettes verde acido.
Realizzate in PVC ultralight, le paillettes diventano anche un raffinato cappotto nero, un elegante bomber passepartout, l’insolita decorazione a patch di una lunga gonna in crepe di lana e il raffinato decor di una blusa in denim.
Non mancano le mini skirt fatte nei colori tradizionali e con le cinque sezioni che nei costumi Miao rappresentano i cinque grandi fiumi attraversati da questo popolo nomade originario della provincia del Guizhou.
Ci sono poi gli ampi cappotti in cashmere a vestaglia con interni in seta decorata da preziosi motivi ancestrali e abbinati a paillettes iridescenti dalle finiture tricottate. Jacquard materici con disegni sia floreali che geometrici incontrano chiffon stampati a color block, mentre le maglie in mohair dai volumi generosi sono sovrapposte al jersey effetto scuba.
Perfino gli accessori lanciano in modo nuovo il messaggio East meets West per cui le fragili mules coperte di paillettes si alternano agli stivali dei grandi freddi e le sciarpe sono bande con ramage floreali ricamati in filo 3D.
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