La sua canzone è già entrata nel cuore di milioni di italiani per il testo delicato e forte accompagnato da uno straordinario coro di bambini che, con i loro visi dolcissimi, fanno da contraltare ad un Festival di Sanremo decisamente bruttino, almeno per quello sin qui visto, costellato, nei monologhi e nei dialoghi, da frequenti spazi di parzialità e da un diseducativissimo episodio decisamente da sanzionare quale la distruzione del palco da parte di Blanco.
Poche a nostro parere le canzoni meritevoli di essere ascoltate e tra queste, appunto, la probabile vincitrice: Supereroi di Mr. Rain che riporta il Festival nel suo alveo naturale, quello dell’omaggio alla musica e alla canzone italiana al netto di argomentazioni polito-sociali che dovrebbero attenere ad altri ambiti.
Sobrio ed elegante nel suo cappotto monopetto in lana con trama spigata di Golden Goose, Mr. Rain è uno dei pochi concorrenti che celebra sul palco dell’Ariston la musica italiana, quella bella, quella che canteremo in macchina in questi mesi con in mente i visi straordinari dei bambini del coro che speriamo riescano ad addolcire, almeno un pò, un mondo di adulti irrimediabilmente perso.
E comunque per noi Sanremo l’hanno già vinto loro.