Con il coraggioso obiettivo di dedicarsi all’impatto ambientale del settore della moda, Timberland ha annunciato oggi il proposito di realizzare, entro il 2030, una produzione con un impatto netto positivo sulla natura, per restituire più di quanto venga sottratto. Da sempre impegnata nella protezione dell’ambiente e considerata la tradizionale indole per la vita all’aria aperta, Timberland guarda alla natura per trarre ispirazione e promuovere l’innovazione grazie all’agricoltura rigenerativa e al design circolare.
Per realizzare la propria visione di impatto netto positivo, il marchio ha stabilito due obiettivi specifici e misurabili da raggiungere entro il 2030:
- 100% di prodotti basati sul design circolare e
- 100% di materiali naturali ottenuti grazie all’agricoltura rigenerativa
Pelle proveniente da fonti che praticano l’agricoltura rigenerativa che contribuisce a migliorare la produttività della terra e del suolo. Grazie al design circolare dei prodotti, Timberland si sforza di arrivare a una produzione priva di rifiuti per realizzare un impatto zero. Ricavando tutti i suoi materiali naturali vergini dall’agricoltura rigenerativa, il marchio ritiene di poter conseguire risultati che superino l’impatto zero determinando quindi un impatto netto positivo sulla natura.
Circolarità dei prodotti
In natura, ogni elemento viene utilizzato e riutilizzato, non si creano rifiuti. È un circuito chiuso. Entro il 2030, l’obiettivo di Timberland per tutti i suoi prodotti – dalle calzature, all’abbigliamento e agli accessori – è improntato al design circolare. I prodotti commercializzati verranno realizzati con materiali che, altrimenti, sarebbero diventati dei rifiuti (es. bottiglie in plastica, scarti di pellame, scarti di lana). I prodotti saranno anche concepiti per essere riciclabili al termine del loro “ciclo di vita”, così da poter essere riutilizzati e trasformati in un nuovo prodotto.
Agricoltura rigenerativa
Timberland ha stabilito un obiettivo da realizzare entro il 2030: tutti i materiali naturali utilizzati nei propri prodotti devono provenire da agricoltura rigenerativa. Le pratiche dell’agricoltura rigenerativa imitano i processi naturali. Permettono agli animali di muoversi e pascolare secondo le proprie, naturali, modalità, dando alla terra l’opportunità di riposare e rigenerarsi. Offrono anche una varietà di colture, replicando la diversità incontrata in natura. Queste prassi permettono alla terra di assorbire il carbonio dall’atmosfera e conservarlo nel terreno, ricostruendone la struttura e promuovendo salubrità, irrigazione e fertilità, con un conseguente impatto netto positivo per la terra e chi la coltiva.
Pelle proveniente da fonti che praticano l’agricoltura rigenerativa che contribuisce a migliorare il suolo a favore di un futuro più verde. Timberland è da tempo leader nell’innovazione responsabile. Come socio fondatore del Leather Working Group (LWG) nel 2005, il marchio ha contribuito all’adozione delle migliori pratiche ambientali a livello industriale per le concerie di tutto il mondo. Oggi Timberland si rifornisce quasi esclusivamente presso concerie classificate come Gold o Silver dal LWG. Timberland ha inoltre migliorato i parametri del design responsabile con l’introduzione del suo stivale originale Earthkeepers®, nel 2007, realizzato con fodera in PET riciclato e suole in gomma riciclata. Nel 2010, il marchio ha fatto la sua prima incursione nel design circolare con lo stivale Earthkeepers 2.0, ideato per essere completamente smontato al termine del ciclo di vita e riciclato. In autunno, Timberland prevede di ripresentare il marchio Earthkeepers come massima espressione della propria innovazione ecologica.
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