Era l’ottobre 2012 quando Freddy lanciava sul mercato il pantalone WR.UP®, iniziando una vera e propria rivoluzione nel mondo dell’abbigliamento e riscuotendo un successo internazionale.
WR.UP® è il pantalone in jersey brevettato da Freddy in grado di esaltare la silhouette femminile grazie ad un inconfondibile effetto shaping: cuciture strategiche e accorgimenti sartoriali, uniti alla tecnologia WR.UP®, esaltano fianchi e glutei in maniera del tutto naturale.
Un prodotto scelto e amato da una vera e propria comunità globale, che tocca tutti i paesi nel mondo, raccontata sul web e sui social attraverso differenti culture, molteplici identità e quindi migliaia di modi di concepire bellezza e sensualità, nella vita quotidiana e nei momenti più speciali.
Da questo fenomeno nato spontaneamente, Freddy ha preso ispirazione per rendere omaggio a tutte le donne che indossano WR.UP® e ha creato la nuova campagna “PROUD TO BE THE WOMEN WE ARE” ove stili e bellezze differenti si incontrano unite da un sentimento importante: l’orgoglio di vivere liberamente la propria femminilità.
La nuova campagna “Proud to be the woman we are”
Ed ecco il manifesto delle donne di Freddy: “siamo sex columnist che si divertono ad abbattere i tabù. Siamo modelle che rovesciano i cliché diventando campionesse di pugilato. Siamo artiste che fondano collettivi, riviste e blog al femminile. Siamo universitarie che sognano di essere le prossime astronaute. Siamo atlete che rivendicano il diritto di divertirsi senza freni. Siamo ragazze come tante altre, che hanno deciso di tirare fuori l’orgoglio. L’orgoglio di sfidare i pregiudizi sul nostro aspetto fisico, sulle nostre abitudini e sulle nostre competenze. L’orgoglio di indossare i vestiti che vogliamo. Di ballare come dei diavoli in discoteca. E anche di pubblicare un selfie su Instagram senza censure. L’orgoglio di prendere in mano la nostra vita per stare con l’uomo o la donna che amiamo. O soltanto per essere davvero noi stesse. L’orgoglio di vivere liberamente la nostra femminilità. Qualunque essa sia.”