Create per farsi vedere ma, soprattutto, per fare rumore. Un rumore in cui risuona forte il battito del cuore o, meglio, di tanti cuori, quelli delle donne che vogliono farsi sentire per affermare la loro presenza e il loro desiderio di esserci. Sempre. Quelle stesse donne alle quali Cinzia Macchi ha pensato nel disegnare la collezione FW 24 de LaMilanese, le vivaci bag dall’anima solidale che nascondono un messaggio forte di empowerment e inclusività tutta al femminile.
In primo piano il cambiamento, un divenire che, dal buio, accompagna la rinascita, tradotto nell’anima di borse capaci di unire gli opposti: passato e presente, heritage e innovazione, ritorno alle origini ma, al contempo, volontà di guardare oltre. Perché panta rei, tutto scorre e si modifica e rimane solo l’essenziale.
Protagonisti i tessuti di recupero, in un ventaglio di combinazioni che dal cosy e caloroso scozzese arrivano alla leggerezza estrema dell’”eco-manga”, in cui il nylon si mixa con un’avveniristica texture tecnica in poliuretano. Il risultato sono shopping bag impreziosite dal motivo tartan e con i manici in bambù dal dettaglio crochet; maxi bag che rileggono il mood granny a suon di tinte vivaci accanto a proposte dalle lavorazioni multicolor e innestate su linee ben definite.
E ancora, fantasie in velluti con inserti inediti – come le macro perle, le piume morbide – per le deliziose micro -bag perfette per accendere ogni occasione. E la sinfonia di creazioni futuriste, lucide e geometriche, capaci di flirtare con dimensioni differenti e di incantarsi con fantasie di maxi pois in 3D.
Ogni borsa della collezione de LaMilanesa ha il nome di una donna vittima, nel 2023, di femminicidio: un omaggio e insieme un monito affinché il ricordo di quello che è stato non avvenga mai più. Perché ogni donna è libera di essere quello che vuole e di fare rumore per dire “Io ci sono”.
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