Se fosse una città, sarebbe New York: vitale, elegante, intellettuale. Se fosse un club, sarebbe uno speakeasy a Manhattan: il bancone di legno vissuto, il tavolo da biliardo, le luci basse. Se fosse una donna, sarebbe una emotional manager. Volitiva ma raffinata, con l’appeal di Meryl Streep in Kramer contro Kramer.
Business-casual: la collezione Coccinelle Autunno/Inverno 2020 è un omaggio alla visione femminile del potere, al suo linguaggio sfaccettato, modulare. Dove il lusso nonchalant di lavorazioni selleria, recupero di una tradizione 100 per 100 italiana, parla a un bisogno profondo di bellezza quotidiana.
Così la tracolla Fauve, in due misure, esplora linee curvy e soffietti, cuciture sartoriali e tocchi gold.
La must-have Arlettis si fa un po’ più grande, senza perdere in armonia, enfatizzata dalla mano soft di nappa e suede.
La sacca della linea 25 segue il ritmo di giornate sempre pienissime: 24 ore + una, dimensione spazio-tempo che detta volumi chic-avvolgenti. E se taschini a filo e pochette, ispirati alla blazer-culture, rendono super efficienti tote e tracolline, la voglia di movimento suggerisce body-bag body-conscious. A mezzaluna, soft, accostate al corpo. Per avere le mani libere.
Il vibe della metropoli pulsa nelle chiusure-plettro della ladybag Marvin e della tracolla Beat, ispirate agli anni Settanta.
Ed esplode nella moltitudine delle micro-size, preziose miniature delle borse-icona Coccinelle.
Nell’attrazione magnetica tra colore e materiali vibrano i contrasti della città che non dorme mai. Burgundy, black notturno, gray-green, cuoio wild versus pelle martellata e stampa cocco, camoscio e cavallino.
Con l’eco-shearling a smussare gli spigoli, per una fuga wild ma sostenibile nella natura. L’effetto è strong e dolce insieme, e lascia spazio all’emozione del “tutto è possibile”.
coccinelle.com