Essenziale e rivoluzionario. SoapUp® è il sistema che reinventa il portasapone rendendolo verticale, nel segno del design e della sostenibilità. Un’idea made in Italy che sfida le convenzioni, nata dal talento creativo di Marisa Zenone, eclettica designer e artista che ha trovato nella semplicità la risposta più efficace al problema degli sprechi. Con SoapUp®, viene infatti superato il principale limite dei portasapone tradizionali: il ristagno di acqua sulla
superficie d’appoggio. Questo perché il dispositivo permette di appendere il sapone sopra il lavabo, lasciandolo sempre asciutto e impedendone lo scioglimento dovuto agli eccessi di umidità.
DAL GIOCO AL DESIGN: ECCO COME È NATO SOAPUP®
«La strada che ha portato a SoapUp® – racconta Marisa – non è iniziata dalla volontà di creare un portasapone, tutt’altro. La mia ricerca si concentra sui materiali: vetro, acciaio, ferro, argilla, carta… L’incontro con il sapone è avvenuto nel laboratorio di un artigiano e da lì mi sono appassionata. Con un approccio ludico ho cominciato a sperimentare giocando con alcune saponette alla glicerina: le ho tagliate, modellate, trasformate in moltissimi oggetti, anche luminosi, tra cui un pesciolino a cui avevo messo una cordicella. Un giorno, istintivamente, l’ho appeso al rubinetto del mio bagno. Ed è lì che, come una scintilla, è partita l’avventura di SoapUp®».
“LESS IS MORE” SI APPENDE AL LAVANDINO
Nel suo studio di Cavagliano, frazione di Bellinzago Novarese (NO), Marisa conserva i diversi prototipi che, da quel pesciolino iniziale, hanno portato all’assetto attuale di SoapUp®. Una progettazione all’insegna del “less is more”. SoapUp® è composto da un perno magnetico, da inserire all’interno della saponetta, che permette l’aggancio a un cavetto d’acciaio inossidabile, nella cui parte superiore è presente un occhiello regolabile per consentirne la sospensione: può essere utilizzato con le ricariche SoapUp®, già predisposte, oppure con qualsiasi saponetta di dimensioni standard opportunamente forata.
Per agevolare questa operazione, Marisa ha progettato SoapUp Drill, un accessorio-scultura realizzato con legni pregiati di recupero e composto da tre parti, una punta per forare il sapone, un distanziatore e un copripunta. «È fatto con scarti di lavorazione del parquet – spiega la designer – provenienti da un laboratorio di falegnameria della zona. In pratica, si tratta di un prodotto a chilometro zero! Con SoapUp Drill è possibile adattare le saponette con estrema facilità: basta avvitare la punta utilizzando il distanziatore e il gioco è fatto».
SOSTENIBILITÀ E RISPARMIO: I VANTAGGI DI UNA SOLUZIONE
INNOVATIVA
Quali i principali vantaggi di SoapUp®? «Tanto per cominciare la comodità – dice Marisa – perché può essere appeso facilmente in bagno o in cucina. È piacevole dal punto di vista estetico e sicuramente si tratta di un oggetto curioso. Può essere utilizzato con qualsiasi cosmetico solido: saponetta, shampoo, balsamo o deodorante. S usato correttamente allunga di molto la vita del cosmetico, proprio perché evita inutili sprechi. Inoltre, la saponetta o lo shampoo rimangono sempre asciutti e puliti, quindi è una soluzione ottimale anche per l’igiene. Ma il vantaggio principale – aggiunge – riguarda il rispetto per l’ambiente: evitare i saponi liquidi confezionati equivale a dire addio alla plastica monouso, oltre al fatto che i detergenti solidi richiedono un minore consumo di prodotto. Basti pensare che una saponetta da 50 grammi ha una durata pari a circa tre flaconi da 250 ml di sapone liquido… Un bel risparmio». Insomma, SoapUp® va oltre il concetto stesso di portasapone, candidandosi a diventare un’icona dell’innovazione e della sostenibilità.
https://www.soapup-italy.com/